DEL GIUDICE, L’ARMATA ROSSA E LE SUE UNIFORMI ( 1917-1945 )
Nel settembre del 1917, Lenin scrisse: “C’è un solo modo per evitare la rinascita delle forze di polizia regolare, ed è quello di creare una milizia popolare e di fonderla con l’esercito zarista (esercito permanente dovrà essere rivoluzionato sostituito con l’inserimento al suo interno di tutto il popolo). ” A quel tempo, l’Esercito imperiale russo, impegnato da tre anni nella prima guerra mondiale, aveva iniziato a crollare. Circa il 23% (circa 19 milioni di persone) della popolazione maschile dell’Impero russo era stato mobilitato; tuttavia un grande parte degli effettivi non era stata equipaggiata per il fronte ed era stata impiegata in ruoli di supporto come il mantenimento delle linee di comunicazione e il controllo delle basi terrestri. Il generale zarista Nikolaj Nikolaevič Duchonin, l’ultimo comandante in capo dell’esercito imperiale, stimò che durante la guerra, vi erano stati 2 milioni di disertori, 1,8 milioni di morti, 5 milioni di feriti e 2 milioni di prigionieri. Egli calcolò che le truppe ancora alle armi fossero circa 10 milioni.
Il governo dei Soviet guidato da Lenin procedette subito allo scioglimento dell’Esercito Imperiale Russo, tuttavia divenne evidente “che le unità frammentarie delle Guardie Rosse e gli elementi dell’esercito imperiale che erano passate dalla parte dei bolscevichi erano insufficienti per difendere il nuovo governo contro forze esterne.” Pertanto, il Consiglio dei commissari del popolo decise il 28 gennaio 1918 di costituire un nuovo esercito popolare che venne denominato Armata Rossa. I capi bolscevichi intendevano creare un esercito “formato dagli elementi provvisti di coscienza di classe e dagli elementi migliori delle classi lavoratrici.”
Tutti i cittadini della repubblica russa con un’età minima di 18 anni potevano arruolarsi. La missione del nuovo esercito era la difesa “del potere sovietico, la creazione di una base per la trasformazione dell’esercito permanente in una forza che derivi la sua potenza dalla nazione in armi, e, inoltre, la creazione di una base per il supporto della successiva Rivoluzione Socialista in Europa.”
Quando la Germania invase l’Unione Sovietica nel giugno 1941, nell’Operazione Barbarossa, le forze terrestri dell’Armata Rossa avevano 303 divisioni e 22 brigate separate (6,8 milioni di soldati), tra cui 166 divisioni e 9 brigate (3,2 milioni di soldati) di guarnigione nei distretti militari occidentali. Le forze dell’Asse schierate sul fronte orientale consistevano in 181 divisioni e 18 brigate (3 milioni di soldati). Tre fronti, Nordoccidentale, Occidentale, e Meridionale conducevano la difesa dei confini occidentali dell’Urss. Nelle prime settimane della Grande Guerra Patriottica, la Wehrmacht sconfisse molte unità dell’Armata Rossa. L’Armata Rossa perse milioni di uomini prigionieri e gran parte del suo materiale d’anteguerra. Stalin aumentò la mobilitazione, e il 1º agosto 1941, a dispetto di 46 divisioni perse in combattimento, la forza dell’Armata Rossa era di 401 divisioni.
Le forze sovietiche impreparate soffrirono molti danni sul campo a causa di ufficiali mediocri, una mobilitazione parziale, e una riorganizzazione incompleta. La frettolosa espansione delle forze prima della guerra e l’eccessiva promozione di ufficiali inesperti (a causa della purga di ufficiali esperti) favorirono la Wehrmacht in combattimento. La superiorità numerica dell’Asse rese la forza divisionale dei combattenti approssimativamente uguale. Una generazione di comandanti sovietici (in particolare Georgij Žukov) apprese dalla sconfitta, e le vittorie sovietiche nella Battaglia di Mosca, a Stalingrado, Kursk e più tardi nell’Operazione Bagration risultarono decisive.
Nel 1941, il governo sovietico sollevò l’esprit de corps insanguinato dell’Armata Rossa con la propaganda, sottolineando la difesa della Patria e della nazione, utilizzando esempi storici del coraggio russo e del coraggio contro gli aggressori stranieri. La Grande Guerra Patriottica anti-nazista venne paragonata alla Guerra Patriottica del 1812 contro Napoleone, e apparvero eroi militari russi storici, come Aleksandr Nevskij e Michail Kutuzov. La repressione della Chiesa ortodossa russa cessò temporaneamente, e i sacerdoti rivissero la tradizione di benedire le armi prima della battaglia. ( Wikipedia )
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Aggiornato al 15 Novembre 2023
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LETTERE E SCARTAFACCI 1912-1957 ( Berenson B / Longhi R – Adelphi 1993
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Kirk Varnedoe UNA SQUISITA INDIFFERENZA. LEONARDO 1990
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E.E. Evans-Pritchard: La Donna nelle Società Primitive – Laterza 1973
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L’ETÀ DELLO STALINISMO, A CURA DI NATOLI /PONS – EDITORI RIUNITI 1991
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GUIDE ARCHEOLOGICHE LATERZA – F. Coarelli – Laterza 1981
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Antonio Berti 1915-1917 GUERRA IN AMPEZZO E CADORE Mursia
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I SONNAMBULII, HERMANN BROCH, EINAUDI 1962, 2a Edizione
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W. T.Vollmann – LA CAMICIA DI GHIACCIO – 2010 Alet
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LA DIVINA COMMEDIA, EDIZIONE INTEGRALE, A Cura di B. GARAVELLI, BOMPIANI
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A. Giambersio, ODISSEA, L’EPILOGO, Gangemi
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CHRISTIAN MEIER – ATENE. LA CITTA’ CHE INVENTO’ LA DEMOCRAZIA – CDE
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TRIESTE ITALIANA. DOCUMENTARIO STORICO ED ILLUSTRATO, M. Vaina 1954
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V. ZUPPO, ACQUARIO MARINO MEDITERRANEO, ALLESTIMENTO, MANUTENZIONE…
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Miles ( Giulio Bechi ) – Caccia grossa. Scene e figure del banditismo sardo
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LUCIO LAMI – LA CACCIATA DEI MUSULMANI DALL’EUROPA
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Bisanzio. Vita e morte di un impero – ECIG
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Mossad Le più grandi missioni del servizio segreto israeliano Feltrinelli
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V. GALLI, VOCABOLARIO E RIMARIO IN DIALETTO ROMANESCO, RUGANTINO EDITORE
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STORIA MONDIALE DELLA SICILIA, G. BARONE, Laterza 2018
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Anna Pomar DONNA FRANCA FLORIO 1a Edizione Vallecchi Editore 1985
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GRAMMATICA RUSSA TEORICO-PRATICA GUTMANN – POLLEDRO LATTES
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GRAMMATICA D’USO DELLA LINGUA ROMENA. TEORIA ED ESERCIZI – NEGRITESCU
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BRIAN W. JONES, TITO, ECIG 1a Edizione 1993
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SECOLI DELL’ARTE. IL CINQUECENTO – ELECTA – 2005
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Botteri, Guido – IL PORTO FRANCO DI TRIESTE – 1988
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LA FABBRICA DEI BAMBINI – E. PERUCCHIETTI
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G. GAGGERO: LA RIVOLUZIONE DEL VENETO E L’ASSEDIO DI VENEZIA 1848-1849
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L’ANTICO ACQUEDOTTO DELLA CANNUCCETA 2002
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Massimo Centini – I Luoghi dell’Apocalisse. Odoya
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Vladimir Nabokov, LA DIFESA, 1a Edizione – Mondadori 1968
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S. Woolf, IL RISORGIMENTO ITALIANO, I CLASSICI DELLA STORIA, MONDADORI
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CAPITOLI STORIA MAURIZIANA, STUPINIGI STORIA….DELLA REALE PALAZZINA
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L’ITALIA FASCISTA E LA GERMANIA NAZISTA, DE GRAND, IL MULINO
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IL RUSSO Corso elementare Makovetskaja Truscina Rosental Russkij Jazyk1974
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STORIA DELLE TECNICHE – BERTRAND GILLE – EDITORI RIUNITI 1985
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STORIA FOTOGRAFICA DEL FASCISMO, R. De Felice, L. Goglia – Laterza 1981
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C. NEUMEISTER: ROMA ANTICA GUIDA LETTERARIA ALLA CITTA’ – SALERNO EDITORE
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DC SHOWCASE PRESENTA – BATMAN, VOL. 1 – Editoriale Cosmo
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Giovanni Gentile, Discorsi parlamentari, Il Mulino
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STANISLAS BRETON – SPINOZA TEOLOGIA E POLITICA – Ed. Cittadella 1979
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Jurion R.P.J. La radiestesia. Hoepli 1974
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GIUOCHI SPORTIVI – G. FRANCESCHI – HOEPLI – 3a Edizione 1922
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Il suicidio della democrazia, F. Ferrarotti, Solfanelli Editore
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BUSEGHIN – RICAMO DI NOZZE – CAPRAI – 1987
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Cavenago-Bignami – Gemmologia: Pietre preziose e Perle – 1959 Hoepli
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Album Hemingway – I Meridiani Mondadori 1999 – 3a Edizione
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MONELLI, Paolo – Roma 1943 – Longanesi, 1963
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Sogno – P. Collo, Si. Benso, Guide impossibili – Franco Maria Ricci 1986
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A. Panagulis VI SCRIVO DA UN CARCERE IN GRECIA, 2a Edizione Rizzoli 1974
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Dal Risorgimento al Fascismo 1861-1922, D. Fisichella, Carocci 2012
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Dal manoscritto alla stampa – H.Chaytor – Donzelli
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Vittorio Piccozzi – La monetazione imperiale romana – 1a Edizione 1966
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Nagel – Newman La prova di Godel, Bollati Boringhieri 2003
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Mosse: La cultura dell’Europa occidentale – Mondadori 1986
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RINASCIMENTO – V. Sgarbi G. Tremonti – Edizione Baldini Castoldi 2017
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DIEGO GABUTTI – C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA,1984 1a Edizione
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Dizionario enciclopedico della musica classica, Abbado, Curcio Editore 1990
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A. Chastel – STORIA DELL’ARTE ITALIANA, 2 voll., Laterza 1993
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Umberto Eco – Arte e bellezza nell’estetica medievale – Bompiani 1987
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VITA E MORTE DEI GRANDI VICHINGHI – TOM SHIPPEY
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OTTONE IL GRANDE, ERNST WILHELM WIES, ECIG
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ZANGHERI: FUNGHI MANGERECCI. GUIDA ELEMENTARE 1960 22 TAV COLORI