EPIDEMIA DA CORONAVIRUS: I libri tengono compagnia e aiutano a trovare risposte

“I LIBRI TENGONO COMPAGNIA IN GIORNI COSÌ DRAMMATICI, NEI QUALI LE ORE E I SILENZI SI DILATANO. I LIBRI SONO CAPACI DI CONSOLARE, DI FRONTE ALLE ANGOSCE CHE TUTTI VIVIAMO, E MOLTI VIVONO PURTROPPO DIRETTAMENTE SU SE STESSI E NELLA PROPRIA FAMIGLIA”

In una lettera inviata al Corriere della Sera, Marina Berlusconi parla del potere e del conforto dei libri in questa emergenza sanitaria nazionale del coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’Italia e tutto il mondo.

Per l’Italia sono giorni drammatici. L’ultimo bollettino dei contagiati e dei morti è straziante: nella giornata di ieri i decessi sono stati 465 e presto l’Italia supererà la Cina nel numero delle vittime.

“I libri soprattutto aiutano a trovare le risposte alle mille domande che il mondo intero si pone, sulla nostra precarietà, sulla capacità di un microscopico virus di ribaltare in poche settimane conquiste che sembravano inscalfibili, su una globalizzazione che ha messo a disposizione di molti, come mai prima, i benefici dello sviluppo ma che ha un prezzo, e stiamo cominciando a pagarlo”.

“E se riuscissimo a far sì che questo flagello non lasci dietro di sé solo lutti, dissesti, dolore ? Sembra addirittura irriguardoso, di fronte alla gravità della situazione, ragionare su questioni che vadano al di là del terribile conteggio delle vittime e dei danni devastanti che il virus sta provocando. Ma, da editore che ama il proprio mestiere, penso che chi ha deciso di dedicare ai libri la sua energia e la sua attenzione possa, forse debba, in un momento tanto drammatico offrire qualche spunto di riflessione”.

Le certezze di tutti i giorni che si sono incrinate, l’incertezza assoluta sulle tempistiche di questa pandemia spaventa, così come pensare quale sarà il prezzo (alto) di tutto quello che stiamo vivendo. Prima o poi questo incubo finirà e quando l’allarme sarà rientrato probabilmente niente sarà più come prima, però è importante essere consapevoli che sta a noi fare in modo che non tutte le eredità di questo incubo siano negative […]

PERCHÉ NON APPROFITTARE DI QUESTI GIORNI COSÌ PARTICOLARI PER RIPENSARE ALLA NOSTRA VISIONE DELLA REALTÀ, ALLA NOSTRA SCALA DI PRIORITÀ? DEL RESTO, PIÙ CHE UNA SCELTA, MI PARE UN PASSAGGIO INEVITABILE, DI FRONTE A QUEL CHE STA SUCCEDENDO

“Nonostante tutte le sue debolezze e tutti i suoi limiti, l’uomo con i suoi millenni di storia, di esperienze, di conoscenze, di capacità di leggere la realtà e di interpretarla. In una parola, l’uomo con la sua cultura”.

“Credo che questa sciagura possa essere un’occasione per riflettere, e per far riflettere, sul nostro inesauribile bisogno di cultura e di lettura. Un bisogno che troppo spesso non è avvertito ma che resta vitale, perché è anche da esso che l’uomo ha sempre tratto le energie morali e intellettuali necessarie per superare pestilenze, guerre, calamità”.

“Non saranno certo i libri a salvare il mondo dal virus. Ma se da questo incubo usciremo con qualche attenzione in più per la cultura, e con qualche buon libro in più sul comodino, credo che potremo avere fondamenta ancora più solide per ricostruire sulle macerie di questo disastro”. ( Tratto da Libero ) 

Marco Aurelio, I Ricordi

Marco Aurelio scrisse “i ricordi” durante le numerose campagne militari che dovette condurre. Il libro è una raccolta di riflessioni rivolte a se stesso, riflessioni che Marco Aurelio scrisse probabilmente in momenti di difficoltà per aiutarlo a ritrovare la calma e la stabilità interiore. Grazie a questo libro possiamo scoprire come anche un imperatore, l’uomo più potente della sua epoca, dovette affrontare gli stessi problemi, e le stesse difficoltà che oggi, quasi duemila anni dopo, affrontiamo noi nelle nostre vite di tutti i giorni. 

Giuseppe Parini, Prose

Giuseppe Parini (Bosisio, 23 maggio 1729 – Milano, 15 agosto 1799) poeta e abate. Avviato al sacerdozio, a causa della sua povertà prese gli ordini nel 1754.I primi passi di poeta li compì nell’ambito dell’Arcadia. L’opera più importante di Giuseppe Parini è senza’altro Il Giorno, poema con cui il poeta volle fustigare con garbata e continuata ironia la società, frivola e corrotta di quel tempo. Il poema era previsto in quattro parti, di cui solo il Mattino e il Mezzogiorno furono pubblicati dall’autore (1763 e 1765), mentre le altre due ( Il Vespro e la Notte), incompiut, furono edite più tardi. Durante gli ultimi anni della sua vita, Parini fu direttore de La Gazzetta di Milano. E’ stato considerato da Francesco De Sanctis il primo poeta civile moderno della nostra letteratura.

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La libreria Aiace di via Ugo Ojetti 36, Roma, è un punto speciale per i lettori e le lettrici di Roma. Ci potete trovare saggi, romanzi, riviste, raccolte di poesie a prezzi incredibili, perché la caratteristica comune a tutti questi libri è che sono usati. Nessun imbarazzo, quindi: aprendo a caso una pagina o iniziando a divorare il testo non si ha la sensazione di profanare qualcosa di sacro che andrebbe conservato così com’è, bianco, immacolato e senza orecchie laterali. Qualcuno prima di voi ha già letto quel libro e lo ha già arricchito di quella patina antica che lo rende così prezioso.

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