LIBRO: Il Teatro di Johann Wolfgang Goethe

WOLFGANG GOETHE, TEATRO – EINAUDI

Johann Wolfgang (von) Goethe; Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco. Considerato dalla scrittrice George Eliot «…uno dei più grandi letterati tedeschi e l’ultimo uomo universale a camminare sulla terra», viene solitamente reputato uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo. La sua attività fu rivolta alla poesia, al dramma, alla letteratura, alla teologia, alla filosofia, all’umanismo e alle scienze, ma fu prolifico anche nella pittura, nella musica e nelle altre arti. Il suo magnum opus è il Faust, un’opera monumentale alla quale lavorò per oltre sessant’anni.

Goethe fu l’originario inventore del concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale), derivato dalla sua approfondita conoscenza e ammirazione per molti capisaldi di diverse realtà culturali nazionali (inglese, francese, italiana, greca, persiana e araba). Ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo, in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling, e successivamente Nietzsche.

Nel 1786 Goethe, a 37 anni, intraprese il suo primo viaggio in Italia, durato quasi due anni: arrivò a Trento il 10 settembre e poi continuò il suo viaggio verso Rovereto e Torbole.

«Eccomi a Rovereto, punto divisorio della lingua; più a nord si oscilla ancora fra il tedesco e l’italiano. Qui per la prima volta ho trovato un postiglione italiano autentico; il locandiere non parla tedesco, e io devo porre alla prova le mie capacità linguistiche. Come sono contento che questa lingua amata diventi ormai la lingua viva, la lingua dell’uso!»

Il lago di Garda gli fece una grandissima impressione in quanto il clima mediterraneo, gli uliveti e gli agrumi del Benaco gli schiudevano un nuovo mondo e quando, poche settimane dopo, giunse a Verona, ricchissima di resti romani, il suo entusiasmo salì alle stelle, soprattutto dopo la visita all’Arena.

Dopo Verona, Goethe si sposta dapprima a Vicenza. Qui visita alcune opere architettoniche di Andrea Palladio, lodando l’artista, e Villa Valmarana ai Nani, elogiando il Tiepolo.

Il 28 settembre, alle cinque di sera, Goethe arriva a Venezia, e alla vista di una gondola, lo scrittore rammenta un modello in miniatura che il padre aveva portato dal suo viaggio in Italia.

Prosegue quindi per Roma, dove si ferma e riscrive Ifigenia in Tauride in versi, poi nel febbraio-giugno 1787 arriva a Napoli, dove si ferma più di un mese. In città soggiorna presso Palazzo Filangieri d’Arianello e Palazzo Sessa, all’epoca sede dell’Ambasciata inglese nel Regno di Napoli.

Sale per due volte sul Vesuvio in eruzione, visita Pompei, Ercolano, Portici, Caserta, Torre Annunziata, Pozzuoli, Salerno, Paestum e anche Cava de’Tirreni, città da cui rimase particolarmente affascinato.

Sbarca poi in Sicilia visitando Palermo, Segesta, Selinunte e Agrigento, passando per Caltanissetta, quindi sul versante est a Catania, Taormina e Messina. Ne rimane estasiato, affermando alle fine del suo lungo viaggio:

«L’Italia, senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. […] La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra […] chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita.»

Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister

Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister è un romanzo di Wolfgang Goethe pubblicato per la prima volta fra il 1795 e il 1796. La data della sua pubblicazione coincide con l’inizio della Weimarer Klassik. Il romanzo è suddiviso in otto libri, a loro volta suddivisi in capitoli.

Goethe iniziò a lavorare a questo romanzo dopo essere ritornato dal viaggio in Italia. Prima di questo viaggio aveva realizzato La missione teatrale di Wilhelm Meister ( Wilhelm Meisters teatralische Sendung ): i primi libri degli Anni di apprendistato riprendono la trama della Missione, ma lo stile e le concezioni di fondo sono totalmente diverse. Goethe, di ritorno dal Grand Tour che avrebbe dato spunto a Viaggio in Italia, è giunto a una maturazione estetica e intellettuale che si riflette nel romanzo. Goethe ritornerà sul personaggio Meister in un altro romanzo, Gli anni di pellegrinaggio di Wilhelm Meister ( Wilhelm Meisters Wanderjahre ), che vedrà il protagonista diventare medico, professione filantropica per eccellenza.

Wilhelm Meister è un giovane amante del teatro e della drammaturgia e la sua vocazione è quella di diventare attore e direttore di spettacoli. Così, con l’aiuto dei familiari, acquista un teatro dove espone al pubblico spettacoli di burattini, diventando presto famosissimo.
Tutto ciò Wilhelm lo fa per raggiungere alla perfezione l’essenza della verità e della finzione e cercare di farle unire tra loro. ( Wikipedia )

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Aggiornato al 29 Novembre 2023