R. MUSIL, L’UOMO SENZA QUALITÀ, EINAUDI, 3 VOLL 1957-62
L’uomo senza qualità ( Der Mann ohne Eigenschaften ) è un vastissimo romanzo incompiuto suddiviso in tre parti dello scrittore austriaco Robert Musil; i primi due volumi vengono pubblicati a Berlino rispettivamente nel 1930 e 1932, mentre il terzo volume viene pubblicato postumo nel 1943.
Si tratta di una delle opere più importanti della letteratura mondiale, caratterizzato nell’essere un’opera monumentale, il lavoro di un’intera vita, come lo è stata Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust e, almeno in parte, l’Ulisse di James Joyce.
Inizialmente pensato come grande romanzo autobiografico, seppur scritto in terza persona, e ambientato nei primi anni del secolo, non viene portato a termine dall’autore, che ci lavora fino agli ultimi momenti della sua vita; ha un’originalissima struttura in quanto contiene ampi stralci di tipo saggistico a temi storico-filosofici. In Italia è stato tradotto prima da Anita Rho per la Giulio Einaudi Editore e in seguito da Ada Vigliani per i Meridiani Mondadori.
Ambientato in quella ch’è a tutti gli effetti Vienna, capitale di un grande impero pluri-etnico detto “Kakania”, la storia narra la vicenda esistenziale e spirituale di Ulrich: una specie di “uomo ideale” che, riassumendo in sé tutte le qualità o, meglio, le “non-qualità” del secolo appena iniziato, il Novecento, vive parzialmente alienato dal “mondo reale” e del tutto privo di autentici interessi.
Immerso com’è in un anti umanesimo filosofico di stampo nietzschiano (l’influenza del pensiero di Friedrich Nietzsche è amplissima all’interno dell’opera) il protagonista stesso descrive questa sua situazione come una vera e propria malattia della volontà. Quando ad esempio Ulrich “desidera” salvare il criminale Moosbrugger è guidato da una filosofia prima che da un senso della realtà, totalmente alienato dal senso comune.
Il particolare atteggiamento narrativo di Musil che lui stesso definisce del “saggismo” contribuisce a rendere questo mostruoso e straordinario libro una vera e propria bibbia del Decadentismo, esattamente alla maniera di Thomas Mann.
Robert Musil
Robert Musil, figlio di Alfred e di sua moglie Hermine Bergauer, in fasce si trasferì con la famiglia a Chomutov, in Boemia,dove il padre dirigeva il Mechanische Lehrwerkstaette. Dopo la scuola elementare e la prima classe del liceo scientifico frequentate a Steyr nell’Alta Austria e a Brno, frequentò il collegio militare di Eisenstadt nel Burgenland e di Mährisch-Weißkirchen, oggi Hranice nella Repubblica Ceca.
Nel 1897 iniziò l’addestramento di ufficiale d’artiglieria all’accademia militare di Vienna, che però abbandonò nel dicembre dello stesso anno per iscriversi a ingegneria meccanica al politecnico di Brno. Con qualche amico si interessava di letteratura e fondò una sorta di cenacolo, frequentando insieme il teatro e leggendosi a vicenda alcuni testi. Tra le sue letture preferite troviamo Nietzsche, Emerson e Maeterlinck, oltre a Il piacere di D’Annunzio e a Ashantee di Altenberg. Nel contempo aveva le prime relazioni con le donne.
Finiti gli studi, superò l’esame di ingegnere nel luglio 1901. La stessa estate conobbe Herma Dietz, una ragazza la cui storia racconterà in Tonka. L’amico Gustav Donath conobbe a sua volta Alice Charlemont, che diventa sua moglie e sarà ritratta da Musil nel personaggio di Clarisse in L’uomo senza qualità. Da ottobre, lo scrittore prestò un anno di servizio militare volontario in fanteria, durante il quale si ammalò di sifilide.
Nella prima guerra mondiale Musil fu di stanza come ufficiale al fronte italiano in Alto Adige (in particolare presso la Valsugana e la Valle dei Mocheni ), oltre che al confine con l’Altopiano di Asiago e partecipò alla quinta battaglia dell’Isonzo. Per ripetuti attacchi di stomatite ulcerosa venne ricoverato negli ospedali di Brunico, Innsbruck e Praga, quindi rientrò a Bolzano. Durante la permanenza al fronte sud-tirolese ( che gli valse una medaglia di bronzo ) conobbe Lene Maria Lenzi, poi ritratta nella novella Grigia, e il generale Maximilian Becher, modello di Stumm von Bordwehr in L’uomo senza qualità.
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