Romanzi by Libreria Aiace Roma Montesacro

Roma di Palazzeschi: il rifiuto degli accadimenti dopo il 1870

Roma è un romanzo di Aldo Palazzeschi. Scritto negli anni 1949-1952 e pubblicato in prima edizione nel 1953 dall’editore fiorentino Vallecchi, il libro è stato ripubblicato nel 1964 da Mondadori … L’opera è stata collocata dalla critica nella cosiddetta fase del ritorno all’ordine. Protagonisti del romanzo sono la città di Roma e il Principe di Santo Stefano, cameriere segreto del papa, in aperto contrasto con la società moderna del dopoguerra. Secondo Eugenio Montale   « Roma […] fu giudicato un romanzo troncato a metà mentre era soltanto il ritratto di un patrizio che rifiuta tutto quel ch’è accaduto a Roma dopo il 1870. Un ritratto veramente straordinario ma poco o punto compreso dalla critica, disorientata di fronte a un romanzo che non era un romanzo e neppure un antiromanzo ».

Aldo Palazzeschi e gli Anni Romani

Nel 1941, si trasferì a Roma dove abiterà fino alla morte. Nello stesso anno, il racconto Don Giovanni e l’etèra, incluso nelle Stampe dell’800, appare tradotto in tedesco sulla rivista Europäische Revue del principe Karl Anton Rohan. Del 1945 è un altro libro autobiografico Tre imperi…mancati. Nel 1948 ottenne, ex aequo con Menzogna e sortilegio di Elsa Morante, il premio Viareggio per il romanzo I fratelli Cuccoli. Tra il 1950 e il 1951, per dieci mesi, curò la rubrica cinematografica del settimanale Epoca. Nel 1953 presso Vallecchi pubblicò il romanzo Roma, per il quale Palazzeschi ricevette il Premio Marzotto. Nel 1954 uscirono nuove edizioni di Sorelle Materassi e de Il codice di Perelà, con il titolo L’uomo di fumo. A dicembre dello stesso anno fece parte con Marino Moretti della giuria del premio Alessandro Manzoni dell’Unione Editori Cattolici Italiani. Nel 1955 pubblicò presso Scheiwiller la raccolta di poesie Viaggio sentimentale. Collaborò al Corriere della Sera e a La Fiera Letteraria. Nel 1966 diede alle stampe gli Schizzi italofrancesi ( All’insegna del pesce d’oro, Milano ). In aprile uscì presso Mondadori la raccolta di novelle Il buffo integrale, che ottenne il premio Gabriele D’Annunzio. Nel 1967 le Nuovedizioni Enrico Vallecchi pubblicarono la raccolta di prose Ieri oggi e… non domani. Da Mondadori uscì in maggio il romanzo Il Doge.Nell’aprile del 1968 uscì da Mondadori la raccolta Cuor mio, in cui sono contenute le liriche composte a partire dal secondo dopoguerra. Nel 1969 fu l’anno del romanzo Stefanino ( 1969 ). Nel 1971 uscirono presso Mondadori il nuovo romanzo Storia di un’amicizia e l’antologia Poesie, a cura di Sergio Antonielli. ( Wikipedia )

 

 

La Speranzella

La Speranzella ha dato il nome anche a uno dei più bei romanzi ambientati a Napoli nell’immediato Dopoguerra, Speranzella, appunto, di Carlo Bernari, incentrato su due figure femminili, donna Elvira a caffettera e la giovane Nannina, che stanca di lavorare per il contrabbando, nella Napoli del 1946, trova rifugio e aiuto presso il bar Babilonia, in via Speranzella. Speranzella, ambientato durante l’occupazione degli Alleati, è un romanzo corale, scritto nello stesso periodo di Napoli milionaria di Eduardo. I personaggi di Bernari si muovono nel palcoscenico urbano che, a giudizio di un altro grande scrittore, Giuseppe Marotta, sarebbe stato creato da Dio «per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile». Spiccano su tutti le figure dell’anziana Elvira, che si affanna fino all’ultimo per la causa monarchica, e della giovane Nannina, che cerca di rifarsi una nuova vita cercando rifugio proprio dalla Caffettèra. La vera protagonista resta comunque via Speranzella, questo lungo, stretto e variopinto vico della città che taglia in due i Quartieri verso Toledo. Un microcosmo pulsante di varia umanità che Bernari descrivere senza concessioni alla facile pietà o al macchiettismo. Come hanno scritto Aurora Capotardo e Francesco D’Episcopo nel bel libro «Napoli: luoghi letterari», edito da Iuppiter, «la città si trasforma in quello che in effetti è: violentata da secolari ingiustizie e con un piede ancora nella barbarie, nell’idolatria e nella superstizione». ( Tratto da il Mattino – Vittorio Del Tufo )

 

 

Libreria Aiace Roma in via Ojetti 36 Montesacro – Nomentana – Talenti

La libreria Aiace di via Ugo Ojetti 36, Roma, è un punto speciale per i lettori e le lettrici di Roma. Ci potete trovare saggi, romanzi, riviste, raccolte di poesie a prezzi incredibili, perché la caratteristica comune a tutti questi libri è che sono usati. Nessun imbarazzo, quindi: aprendo a caso una pagina o iniziando a divorare il testo non si ha la sensazione di profanare qualcosa di sacro che andrebbe conservato così com’è, bianco, immacolato e senza orecchie laterali. Qualcuno prima di voi ha già letto quel libro e lo ha già arricchito di quella patina antica che lo rende così prezioso.

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