LIBRO: Fonti per la Storia Artistica Romana al Tempo di Paolo V

Paolo V & Storia Artistica

Le fontane costituiscono un altro aspetto peculiare del pontificato di Paolo V. Dai documenti traspare un euforico entusiasmo per l’uso dell’acqua, alimentato certamente dalla sua affluenza in Roma dal lago di Bracciano mediante le nuove condutture fatte costruire dal pontefice dal quale prese il nome l’acqua Paola. La città si arricchì di fontane, grandi e piccole: l’acqua scaturiva con impeto e gusto scenografico dal fontanone sul Gianicolo; si espandeva in giochi aggraziati e sorprendenti nei giardini di Belvedere e Monte Cavallo; zampillava domesticamente nelle fontanelle di Borgo. Intuizione geniale questa utilizzazione dell’acqua da parte degli architetti di Paolo V, intuizione che verrà accolta in pieno ed esaltata come elemento architettonico e scenografico nell’imminente barocco.

La costruzione di tante fontane richiese l’apporto sia di tecnici idraulici, per il funzionamento, sia di artisti e artigiani per l’ornato. Numerosi infatti sono gli interventi degli stagnari, dei calderari, dei muratori, degli stuccatori, degli scalpellini, degli scultori e dei mosaicisti. Particolarmente attivo fra gli scalpellini-scultori è Carlo Fancelli che opera nelle fontane del giardino di Monte Cavallo, del Vaticano e della piazza di S. Giacomo a Scossacavalli.

Altro assiduo intervento è quello di Martino Ferrabosco, conosciuto come architetto e incisore, che esercita l’arte di stuccatore e mosaicista nelle fontane del Belvedere Vaticano, del giardino di Monte Cavallo e nelle fontanelle di Borgo, adottando una tecnica decorativa di mosaici a smalto e sassetti multicolori. Uno scultore che sbriglia la fantasia nelle fontane del Belvedere Vaticano è Nicolò Cordier che oltre al gruppo di Nettuno, già citato a proposito del Giardino dei Semplici, scolpisce «un putto con una cocchiglia tonda in mano che butta acqua in aria posto sopra la coda di 4 draghetti marini» per la fontana all’entrata del giardino. ( Tratto da Libro a Cura di Anna Maria Corbo & Massimo Pomponi )

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